Terapie infiltrative a confronto nella tendinopatia della cuffia dei rotatori

Lug 11, 2022

La metanalisi condotta da Meng-Ting el al. del 2018 ha l’obiettivo di provare a fornire una guida adeguata nella scelta terapeutica infiltrativa più opportuna in caso di tendinopatia della cuffia dei rotatori. Include 23 trials randomizzati controllati (di cui 18 inclusi nella metanalisi, per un totale di 996 pazienti) che mettono a confronto l’efficacia, in termini di riduzione del dolore e miglioramento funzionale, di corticosteroidi, farmaci antinfiammatori non steroidei, acido ialuronico, tossina botulinica, plasma ricco di piastrine (PRP) e proloterapia.

Dai risultati viene confermata la già comprovata efficacia del corticosteroide rispetto al placebo nel ridurre il dolore nel breve termine (3-6 settimane), mostrando la superiorità della proloterapia vs placebo nel solo nel lungo termine (oltre 24 settimane).

Attenzione però, perché la tendinopatia della cuffia dei rotatori è una patologia da sovraccarico in cui non è sempre presente uno stato infiammatorio attivo, perciò è molto importante l’accuratezza diagnostica e l’individuazione del corretto sottogruppo patologico per la scelta di una terapia mirata.

Così come nell’outcome dolore, anche quando si tratta di miglioramento funzionale il corticosteroide apporta miglior beneficio rispetto al placebo solo a breve termine (3-6 settimane), mentre il PRP si dimostra superiore al placebo nel lungo termine (oltre 24 settimane).

Al contrario, l’utilizzo di tossina botulinica, FANS e acido ialuronico è risultato inefficace nel trattamento della tendinopatia della cuffia dei rotatori. In particolare l’applicazione di quest’ultimo, seppur utile nel trattamento infiltrativo della patologia articolare, ha prodotto risvolti inconcludenti nella patologia tendinea di questo distretto.

La metanalisi perciò mostra che il corticosteroide risulta efficace su dolore e miglioramento funzionale nel solo breve termine, di contro PRP e proloterapia producono risultati migliori sia nel ridurre la sintomatologia algica che nella ripresa funzionale a medio e lungo termine. Tuttavia, dati i diversi limiti rappresentati, tra gli altri, dalla diversità dei criteri diagnostici dei vari RCT, dall’utilizzo della guida ecografica in soli 6 studi e dalle differenze di dosaggio e posologie delle varie soluzioni terapeutiche, gli autori suggeriscono di interpretare con cautela questi risultati.

Lin MT, Chiang CF, Wu CH, Huang YT, Tu YK, Wang TG. Comparative Effectiveness of Injection Therapies in Rotator Cuff Tendinopathy: A Systematic Review, Pairwise and Network Meta-analysis of Randomized Controlled Trials. Arch Phys Med Rehabil. 2019 Feb;100(2):336-349.e15. doi: 10.1016/j.apmr.2018.06.028. Epub 2018 Aug 2. PMID: 30076801.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30076801/