La tenosinovite stenosante, nota comunemente come “dito a scatto,” è una condizione dolorosa che limita il movimento delle dita a causa di infiammazione e ispessimento della guaina tendinea. Diversi trattamenti sono disponibili per alleviare i sintomi, tra cui l’uso di corticosteroidi e farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS). Questo articolo di Pathak SK et al. [1] analizza i risultati di uno studio che ha confrontato l’efficacia delle iniezioni di corticosteroidi rispetto ad altre terapie per questa condizione.
Effetti delle Iniezioni di Corticosteroidi
L’analisi realizzata ha dimostrato che le iniezioni di corticosteroidi sono significativamente più efficaci nel ridurre i sintomi della tenosinovite stenosante rispetto alle iniezioni di FANS o lidocaina. I pazienti trattati con corticosteroidi hanno avuto una necessità significativamente inferiore di interventi chirurgici rispetto a quelli nel gruppo di controllo. Questo effetto è stato confermato in un follow-up fino a 12 mesi. Gli studi inclusi hanno mostrato un tasso di fallimento del trattamento più basso nei pazienti trattati con corticosteroidi (36,32%) rispetto a quelli trattati con FANS (70,64%) o lidocaina (72,73%).
Variazione nei Corticosteroidi Utilizzati
Non tutti i corticosteroidi utilizzati sono identici in termini di efficacia e durata d’azione. Lo studio di Pathak SK et al. ha osservato che diverse formulazioni di corticosteroidi hanno variato negli effetti. Ad esempio, il metilprednisolone ha dimostrato una durata d’azione inferiore rispetto al betametasone e al triamcinolone. Le iniezioni di corticosteroidi hanno mostrato un tasso di successo maggiore soprattutto in combinazione con anestetici locali come la lidocaina.
Benefici e Frequenza di Iniezioni
Alcuni studi suggeriscono che somministrare fino a tre iniezioni di corticosteroidi prima di considerare un intervento chirurgico può essere economicamente vantaggioso. Tuttavia, poiché molti studi inclusi hanno avuto una durata di follow-up limitata, è difficile stimare l’efficacia a lungo termine. Alcune ricerche riportano anche una riduzione della necessità di intervento chirurgico grazie al successo delle iniezioni ripetute.
Impatto della Localizzazione e del Tipo di Dito Coinvolto
I risultati del trattamento sembrano variare in base al dito colpito. Per esempio, i pazienti con problemi al pollice hanno risposto meglio alle iniezioni rispetto a quelli con coinvolgimento di altre dita. Studi precedenti indicano che il pollice risponde bene alle iniezioni, con tassi di successo fino al 92%.
Implicazioni nelle Persone con Diabete
La tenosinovite stenosante è comune nei pazienti diabetici e in quelli con “sindrome della mano diabetica.” Tuttavia, i risultati del trattamento con corticosteroidi in questa popolazione sono stati meno favorevoli. Gli studi hanno escluso i pazienti diabetici per ridurre il rischio di complicanze.
Tecniche di Infiltrazione
Dallo studio di Pathak SK et al. si evince che la tecnica di somministrazione riveste un ruolo fondamentale nell’efficacia delle iniezioni per la tenosinovite stenosante. Un approccio intrafibroso, che mira a somministrare il farmaco direttamente all’interno della guaina tendinea, ha mostrato risultati positivi nel 49% dei pazienti. Tuttavia, l’uso dell’ecografia in questa procedura può amplificare ulteriormente il successo, aumentando la precisione nel posizionamento dell’ago e nella somministrazione del corticosteroide.
L’ecografia guida l’operatore nell’identificare con esattezza la zona da trattare, minimizzando il rischio di iniettare accidentalmente il farmaco nei tessuti circostanti o in aree vascolarizzate. Questa precisione risulta essenziale per massimizzare l’effetto terapeutico del corticosteroide, riducendo al minimo i potenziali danni ai tessuti e l’insorgenza di complicazioni come necrosi tissutale, ipopigmentazione o atrofia cutanea.
Conclusioni
Le iniezioni di corticosteroidi sono una terapia efficace per la gestione della tenosinovite stenosante, offrendo risultati migliori rispetto ad altre opzioni come FANS e lidocaina. Tuttavia, la scelta del corticosteroide, la tecnica di iniezione e la condizione di base del paziente (come il diabete) possono influenzare significativamente l’esito del trattamento. Quello che si raccomanda al professionista è il ponderato uso dei corticosteroidi come prima linea di intervento per evitare la necessità di chirurgia, con un occhio di riguardo alla personalizzazione del trattamento in base alle esigenze specifiche del paziente.
Bibliografia
[1] Pathak SK, Salunke AA, Menon PH, Thivari P, Nandy K, Yongsheng C. Corticosteroid Injection for the Treatment of Trigger Finger: A Meta-Analysis of Randomised Control Trials. J Hand Surg Asian Pac Vol. 2022 Feb;27(1):89-97. doi: 10.1142/S242483552250014X. Epub 2022 Feb 9. PMID: 35135421.