I Trattamenti Rigenerativi nelle Patologie Muscoloscheletriche: Stato dell’Arte ed Approccio Livellato

Nov 8, 2023

Un recente articolo, pubblicato nella prestigiosa rivista British Journal of Sports Medicine, analizza accuratamente un fondamentale ed innovativo argomento: l’utilizzo dei trattamenti infiltrativi rigenerativi. Questi trattamenti vengono analizzati criticamente, valutandoli alla luce della letteratura scientifica vigente e “livellandone” il loro utilizzo, nella normale pratica clinica, in base alle maggiori (studi randomizzati-controllati, review sistematiche e metanalisi), minori o non ancora complete evidenze.

Esempio di terapia di primo livello è dato dal Plasma Ricco in Piastrine (PRP), per il quale esistono studi di alta evidenza sia per la sicurezza che per l’efficacia nel trattamento della gonartrosi e di alcune tendinopatie (cuffia dei rotatori, epicondilo laterale, glutei). È quindi ragionevole prendere in considerazione il PRP come trattamento in queste patologie insieme ai trattamenti “gold standard”.

Trattamenti di secondo livello potrebbero essere proposti, invece, quando altri interventi di primo livello risultino inefficaci o quando, ad esempio, il trattamento chirurgico presenta un rischio troppo elevato per il paziente. Il Concentrato di Aspirato di Midollo Osseo (BMAC) è un esempio di terapia di secondo livello nel caso della gonartrosi e dell’osteonecrosi della testa del femore. In queste patologie i risultati preliminari supportano il BMAC come una terapia efficace per ridurre il dolore e migliorare la qualità della vita, risultando però non superiore ad altri trattamenti standard.

Per i trattamenti invece di terzo livello, che includono terapie con evidenza limitata, dovrebbe essere chiaro per il clinico che attualmente la letteratura scientifica non può supportarne l’uso. Queste terapie, tra le quali fanno parte varie sostanze iniettabili di derivazione embrionale (sangue del cordone ombelicale, gelatina di Wharton ecc..), dovrebbero essere utilizzate solo in particolari ambiti di ricerca clinica e solo dopo l’approvazione da parte di un Comitato Etico.

Il moderno fisiatra interventista dunque ha la necessità, alla luce delle moderne evidenze, di conoscere le potenzialità ed i limiti delle terapie rigenerative, potendone raccomandare o sconsigliare l’uso in base anche alle caratteristiche di ogni singolo paziente (condizione clinica, precedente trattamento infiltrativo utilizzato, rischio chirurgico, aspettative, qualità di vita ecc..), valutando in maniera realistica anche i possibili effetti delle terapie, alla luce dei costi elevati delle medesime.


Shane A Shapiro, Zubin Master, Jennifer R Arthurs, Kenneth Mautner. Tiered approach to considering orthobiologics for patients with musculoskeletal conditions. Br J Sports Med 2023; 57: 3. http://dx.doi.org/10.1136/bjsports-2022-106494