La tendinopatia Achillea (TA) è la più comune tendinopatia degli arti inferiori, caratterizzata da
tumefazione e dolorabilità locale con associate perdita del range di movimento (ROM) e della
funzionalità. La TA presenta una prevalenza del 5–6% nella popolazione generale e può essere
classificata come acuta a seguito di un trauma diretto (distorsione di caviglia), o cronica a causa di
microtraumi ripetuti con cambiamenti microstrutturali graduali del tendine. La gestione
conservativa si basa sulla terapia farmacologia, fisioterapia, immobilizzazione, onde d’urto e
trattamenti mininvasivi, tra i quali l’elettrolisi percutanea eco-guidata (USGET).
L’USGET consiste nell’applicare corrente galvanica di intensità costante attraverso un ago inserito
nel tendine sotto guida ecografica, causando l’attivazione del sistema immunitario (risposta
infiammatoria locale) e del sistema nervoso centrale, con effetto riparativo del tessuto danneggiato
ed analgesia. Il trattamento USGET può essere eseguito sia a bassa intensità e lunga durata della
stimolazione elettrica (LI-USGET; 0,3–1 mA per 50–80 secondi) o ad alta intensità e breve durata
della stimolazione elettrica (HI-USGET; 1–3 mA, 3–10 secondi). Sfortunatamente non erano finora
presenti dati sull’efficacia dell’uso terapeutico dell’HI-USGET per la TA.
Per apportare un contributo all’argomento, recentemente è stato pubblicato uno studio RCT [1] che
ha mostrato le prime evidenze di alto livello sull’efficacia dell’HI-USGET, combinata con la
fisioterapia, rispetto alla sola fisioterapia convenzionale in pazienti con TA. Nello studio sono stati
inclusi 50 pazienti con TA unilaterale non inserzionale, con durata del dolore superiore a 3 mesi e di
età compresa tra 25 e 60 anni. I pazienti sono stati randomizzati in due gruppi che hanno ricevuto lo
stesso trattamento fisioterapico (2 sessioni a settimana per 8 settimane), mentre il gruppo
sperimentale ha ricevuto tre stimolazioni USGET, una ogni 15 giorni. Le scale utilizzate per la
valutazione della gravità della TA sono state: 1) il Victorian Institute of Sport Assessment-Achilles
(VISA-A) e l’intensità del dolore utilizzando la Visual Analogue Scale (VAS). Le valutazioni sono
state eseguite rispetto all’inizio del trattamento (T0), alla conclusione del ciclo terapeutico (T1) e ai
successivi follow-up ad uno (T2) e due mesi (T3). I risultati dello studio hanno evidenziato un
miglioramento statisticamente significativo in favore del gruppo USGET al T2 alla VISA-A
(p=0,010) e alla VAS (p=0,002) ed al T3 in entrambi gruppi alla VISA A (p<0,001) e nelle sue
sotto-scale Dolore (p=0,004), Funzione (p=0,003) e Sport (p=0,002), con un miglioramento
maggiore nel gruppo USGET. Nessun evento avverso è stato segnalato durante il periodo di
osservazione.
In conclusione, sembrerebbe da questi primi dati che l’effetto dell’USGET combinato con l’esercizio
eccentrico sia una tecnica sicura ed efficace per ridurre il dolore e favorire il recupero funzionale
nel medio termine in pazienti con TA, potendo considerarsi dunque l’elettrolisi percutanea una
nuova tecnica all’avanguardia nelle mani del fisiatra interventista.
Bibliografia
Di Gesù M. et al. Efficacy of ultrasound-guided galvanic electrolysis technique and physical
therapy in patients with Achilles’ tendinopathy: A pilot randomised controlled trial. J Back
Musculoskelet Rehabil. 2024; 1: 1–12. doi: 10.3233/BMR-230255.